L’alba del 15 dicembre ha visto l’esecuzione di un’operazione su vasta scala da parte dei Carabinieri, culminata con l’arresto di ventiquattro individui. L’indagine, che ha svelato un complesso traffico di droga, ha toccato anche la città di Rieti, evidenziando come dinamiche criminali di tale portata non siano circoscritte alle grandi aree urbane. L’inchiesta, che ha visto il coordinamento della Procura della Repubblica di Foggia, getta luce su una rete strutturata e ramificata, attiva in diverse regioni italiane.
Il cuore dell’indagine e le sue ramificazioni
L’indagine, che si è svolta tra maggio 2024 e aprile 2025, ha svelato dettagli cruciali sull’organizzazione criminale. Il presunto fulcro del traffico sarebbe un uomo di 36 anni, di nazionalità albanese e con precedenti specifici. La figura è considerata il principale motore del traffico di cocaina, con base operativa a Foggia. La droga veniva acquistata all’ingrosso attraverso contatti nel Nord Italia e successivamente distribuita tramite una rete di collaboratori fidati. L’inchiesta ha messo in luce cifre allarmanti riguardo l’attività illecita: mensilmente, tra i 5 e i 10 chili di cocaina venivano immessi sul mercato, generando un giro d’affari stimato intorno ai 200mila euro. L’elevata qualità dello stupefacente è stata confermata dal sequestro di 2 chili di cocaina, proveniente dalla Bolivia, con una purezza del 96%. Le indagini hanno rivelato anche l’esistenza di cellule operative autonome, come quella individuata in provincia di Parma. Per eludere i controlli, l’organizzazione utilizzava metodi sofisticati: auto con doppi fondi, criptofonini e il trasferimento di denaro contante verso l’Albania, tramite autisti di pullman e autotrasportatori compiacenti. Un sequestro emblematico di 40mila euro è avvenuto lo scorso gennaio lungo la SS16.
L’impatto su rieti e le implicazioni territoriali
Il coinvolgimento di Rieti nell’inchiesta rappresenta un segnale d’allarme significativo. La presenza di ramificazioni locali dimostra come il territorio reatino possa essere esposto a traffici illeciti che sfruttano la discrezione e i collegamenti logistici offerti. Questo scenario sottolinea l’importanza di un’attenta vigilanza e di un’efficace cooperazione tra le forze dell’ordine per contrastare la diffusione della criminalità organizzata.
L’eco di questa vasta operazione suggerisce la necessità di un’analisi approfondita per valutare l’entità del fenomeno criminale e per mettere in campo strategie mirate a prevenire e contrastare il traffico di stupefacenti su tutto il territorio nazionale.