Serra domestica

Operazione antidroga a Rieti: smantellata serra di marijuana in casa, arrestato 50enne

L'intervento della Squadra Mobile ha posto fine a un'articolata attività di coltivazione e spaccio illecito, celata tra le mura domestiche, con ingenti quantitativi di stupefacente e attrezzature professionali sequestrate.

Operazione antidroga a Rieti: smantellata serra di marijuana in casa, arrestato 50enne

La svolta dell’indagine: sospetti e pedinamenti

Nei giorni scorsi, la città di Rieti è stata teatro di un’importante operazione antidroga condotta dagli Agenti della Polizia di Stato, che ha portato all’arresto di un uomo di cinquant’anni con l’accusa di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’intervento è il culmine di una meticolosa attività investigativa intrapresa dagli uomini della Squadra Mobile, che da tempo avevano posto la loro attenzione su alcune segnalazioni relative a una presunta attività illecita di coltivazione di marijuana, che si sarebbe svolta all’interno di un’abitazione privata.

Gli investigatori, con la consueta professionalità e discrezione, hanno avviato una serie di specifici servizi di osservazione e pedinamento. Questi hanno permesso di raccogliere elementi cruciali, monitorando i movimenti sospetti del cinquantenne e osservando una serie di circostanze anomale che facevano propendere per la fondatezza delle informazioni ricevute. Tra queste, un viavai insolito di persone, seppur sporadico e apparentemente camuffato, e un costante e anomalo odore, talvolta percepibile anche dall’esterno dell’edificio, riconducibile alla pianta della cannabis. Ogni dettaglio è stato annotato e analizzato, costruendo un quadro indiziario sempre più solido.

Il blitz e la scoperta dell’impianto

Una volta ottenuto un quadro probatorio sufficientemente robusto e previa emissione di un regolare decreto di perquisizione da parte dell’Autorità Giudiziaria, è scattato il blitz. Gli Agenti della Squadra Mobile hanno fatto irruzione nell’abitazione del sospettato. L’accesso all’immobile ha immediatamente confermato i sospetti: già dall’ingresso, l’acre odore della marijuana si è fatto intenso e inconfondibile, segno inequivocabile della presenza di un’attività illecita su larga scala.

La perquisizione, estesa a tutti i locali dell’abitazione, ha rivelato un vero e proprio laboratorio domestico per la produzione di stupefacenti. In diverse stanze, accuratamente allestite e isolate, gli agenti hanno scoperto una piantagione indoor di marijuana, con decine di piante di diverse dimensioni e stadi di crescita. Non si trattava di una semplice coltivazione amatoriale, ma di un impianto professionale, studiato nei minimi dettagli per massimizzare la resa e garantire una produzione continua.

Il laboratorio domestico: tecnologia e quantità

Il livello di sofisticazione dell’impianto ha lasciato pochi dubbi sulla professionalità e sulle intenzioni del cinquantenne. Le piante, molte delle quali prossime alla fioritura e alcune già in fase avanzata di essiccazione, erano curate con estrema perizia. L’ambiente era dotato di tutto il necessario per la coltivazione idroponica e in terra, con sistemi di illuminazione artificiale ad alta intensità (lampade HPS e LED), sofisticati impianti di areazione e ventilazione per il ricambio d’aria e il controllo della temperatura, filtri a carboni attivi per abbattere gli odori e sistemi di irrigazione automatizzati. Era presente anche un sistema di controllo dell’umidità e della temperatura, elementi essenziali per la crescita ottimale delle piante.

In totale, sono state rinvenute e sequestrate numerose piante di cannabis, il cui peso complessivo, una volta essiccate, avrebbe garantito un significativo approvvigionamento al mercato illecito locale. Oltre alle piante, gli agenti hanno sequestrato anche diverse quantità di marijuana già essiccata e pronta per essere immessa sul mercato, accuratamente confezionata in dosi, insieme a tutto il materiale accessorio per lo spaccio, come bilancini di precisione, sacchetti per il confezionamento e denaro contante, ritenuto provento dell’attività illecita. Il valore stimato della merce, una volta immessa sul mercato, si aggirava intorno a diverse migliaia di euro.

L’arresto e le conseguenze legali

Di fronte all’evidenza dei fatti, il cinquantenne è stato immediatamente dichiarato in stato di arresto per il reato di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ai sensi del Testo Unico delle Leggi in materia di disciplina degli stupefacenti (D.P.R. 309/90). L’uomo è stato condotto negli uffici della Questura di Rieti per le formalità di rito e successivamente, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato associato presso la casa circondariale di Rieti, in attesa dell’udienza di convalida e del successivo iter processuale.

Le indagini proseguiranno per accertare eventuali complicità o collegamenti con altre reti di spaccio presenti sul territorio, al fine di smantellare completamente l’intera filiera. L’operazione della Polizia di Stato di Rieti conferma l’impegno costante delle forze dell’ordine nella lotta al traffico e allo spaccio di droga, un fenomeno che alimenta la criminalità e mina la sicurezza e il benessere della comunità. La serra casalinga smantellata rappresenta un duro colpo per il mercato illecito locale, dimostrando l’efficacia dell’intelligence e dell’azione sul campo degli investigatori.